Impressionanti i numeri pubblicati dal GSE: 14.400 verifiche relative a RVC standard (Richieste di Verifica e Certificazione dei risparmi). Delle 10.600 verifiche concluse (quindi ce ne sono ancora 3.800 in corso!), circa il 95% ha comportato la revoca degli incentivi per un controvalore economico di circa 600 milioni di euro.
Dati sconfortanti, che proiettano un’ombra oscura sul meccanismo e, a nostro parere, soprattutto sulla gestione del meccanismo da parte del MISE e del GSE.
Proviamo a immaginare come siamo arrivati a questo punto; quanto segue è ciò che potrebbe essere successo.
La prima possibilità è che siamo un paese di malfattori (oppure di operatori che non sanno leggere la normativa ed i regolamenti del GSE), ed in tal caso il GSE avrebbe avallato, per carenza di controllo, l’emissione di incentivi per oltre 600 milioni di euro. Trascorsi anni dall’approvazione delle pratiche presentate dagli operatori, si rincorrono i buoi scappati dalla stalla.
La seconda possibilità è che, a causa di un legislatore miope, il meccanismo dei certificati bianchi sia stato “dimenticato”, creando uno squilibrio irreversibile tra domanda e offerta dei TEE, portando il costo complessivo a triplicarsi. A questo punto qualcuno si sarà svegliato e, invece di riequilibrare il sistema, ha pensato di far partire la caccia alle streghe.
Quale sarà la verità? Come saranno andate le cose?
In ogni caso, oggi raccogliamo questi risultati:
Complimenti!
A voi la news del GSE!
Il Gse pubblica i dati sul primo semestre 2019 relativamente al meccanismo dei certificati bianchi.
Nel report mensile sono sparite le comparazioni con gli anni precedenti, cosicché non si veda il collasso del meccanismo.
Intanto il GSE pubblica on-line la nuova sezione e la modulistica per inviare le richieste. La nostra previsione?
Un flop annunciato!
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto FER1 che sostiene la produzione di energia da fonti rinnovabili per il raggiungimento dei target europei al 2030 definiti nel Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Il decreto è annunciato da anni e oggi si presenta nella sua formulazione definitiva, con un incentivo basso, ad alto tasso di complessità e con un sistema a registri che rischia di far slittare investimenti già pronti a partire.
Ai posteri l’ardua sentenza!
Da mesi P-TEC sta lavorando, supportata dall'Avv. Guido Reggiani dello Studio Gianni, Origoni, Grippo Cappelli & Partners, per far valere i propri diritti, nell'ambito di diversi procedimenti avviati dal GSE in materia di Certificati Bianchi. La sentenza sotto richiamata è un piccolo passo, utile per P-TEC e per tutte le altre ESCO che stanno affrontando le stesse tematiche, per sancire i limiti che il GSE deve rispettare nelle istruttorie.
Il Consiglio di Stato ha confermato, con Ordinanza del 16/11/2018, in sede cautelare, la sentenza di primo grado n. 7558/2018 con cui il TAR Lazio ha definito i parametri che deve applicare il GSE nelle verifiche sulla documentazione riguardante gli interventi di efficienza energetica, aventi criteri di calcolo per il rilascio dei certificati bianchi di tipo “standardizzato”.
Passi avanti per il Decreto “Rinnovabili”.
Sarà incentivata tutta l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione di coperture in amianto o eternit, quindi non solo quella immessa in rete, ma anche l’energia destinata all’autoconsumo. In questo modo sarà possibile coprire gli investimenti realizzati per la sostituzione delle coperture.
L’Agenzia delle Entrate con la circolare 17/E/2018 ha spiegato come cedere il credito corrispondente al Sismabonus e ha fornito qualche chiarimento in più sulla cessione dell’Ecobonus.
Le spiegazioni vanno a sommarsi a quelle contenute nella Circolare 11/E/2018 dello scorso maggio.
Con il Decreto 10 maggio 2018, il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, acquisito il parere favorevole dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente dell’11 aprile 2018 rilasciato con delibera 265/2018/I/EFR, ha approvato le modifiche al decreto ministeriale 11 gennaio 2017, che ha aperto il "nuovo" meccanismo dei c.d. Certificati Bianchi.
Dopo mesi di trattative è stato trovato l'accordo sulle emisiioni di gas serra. L’annuncio è stato dato in una conferenza congiunta dai leader Barack Obama e Xi Jinping. L'accordo prevede nuovi limiti per le emissioni, per la prima volta accettati anche dal colosso cinese. In particolare, l’amministrazione Usa si è impegnata a ridurre le emissioni del 25-28 % entro il 2025, sulla base dei dati fissati nel 2005, mentre la Cina si è impegnata a fermarne l’aumento entro il 2030.
Innalzamento al 27% della quota di energia da fonti rinnovabili sulla produzione totale, 27% di incremento dell’efficienza energetica a livello europeo, riduzione delle emissioni di CO2 del 40% rispetto ai livelli del 1999. Tutto questo entro il 2030.
Lo ha deciso il Consiglio Europeo nella seduta di giovedì scorso. “Buone notizie per il clima, per la salute dei cittadini, per i lavori sostenibili e per i colloqui in vista di Parigi 2015” - ha dichiarato il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy.
Il GSE pubblica il “Rapporto Annuale sul meccanismo dei Certificati Bianchi”, presentato oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Il documento illustra i principali indicatori e le linee di sviluppo che hanno contraddistinto il meccanismo incentivante nel corso del 2013.
Nel corso dell’anno sono stati valutati oltre 21.000 progetti per quasi 6 milioni di Titoli di Efficienza Energetica rilasciati e 2.350.000 tep/anno risparmiati.
ENEA chiama a raccolta tutti gli attori interessati all’efficienza energetica (aziende industriali, commerciali e di servizi, organizzazioni di ricerca, professionisti, consumatori) per definire le politiche per la crescita di un settore fondamentale per il recupero della competitività del Sistema Paese.
Credits: OZOTO snc