Il comfort illuminotecnico, o benessere visivo/illuminotecnico, è definito come lo stato in cui l’individuo può svolgere nel modo migliore i diversi compiti (visual task) che è chiamato ad assolvere.
Il controllo dell’illuminamento naturale è uno dei requisiti che concorrono al benessere dell’organismo in relazione dinamica col contesto ambientale. L’illuminazione naturale deve essere utilizzata nella maggiore misura possibile anche al fine ridurre il consumo energetico.
Alle superfici vetrate è demandata la triplice funzione di:
Si parla di illuminazione naturale quando le sorgenti di luce sono il cielo e il sole; la luce può provenire direttamente dal sole (illuminazione diretta), oppure dalla volta celeste (illuminazione diffusa); la combinazione di questi due contributi costituisce l'illuminazione diurna.
L'illuminazione diurna è funzione della posizione geografica, dell'ora del giorno, del periodo dell'anno e delle condizioni meteorologiche.
Circa l’80% di tutte le impressioni sensoriali sono di natura ottica e necessitano della luce come veicolo di informazioni. Ciò dimostra la straordinaria importanza della luce per l’uomo. La luce non solo trasmette attraverso l’occhio le informazioni ai centri della vista che si trovano nel cervello; ma, attraverso una particolare ramificazione di nervi influisce altresì sugli organi di regolazione del sistema neurovegetativo, che comanda l’intero ricambio e le funzioni dell’organismo.
Si comprende in tal modo perché una buona luce non solo facilita le funzioni del vedere e del riconoscere, ma aumenta anche lo stimolo lavorativo ed il benessere fisico accrescendo la capacità di concentrazione ed evitando la stanchezza precoce.
Una costante ed abbondante esposizione alla luce naturale, secondo il NEEA Core Test 2005, porta a:
Questi effetti, derivati da una migliore qualità dell’illuminazione, comportano in un’azienda un aumento veramente sorprendente delle prestazioni lavorative. L’aumento del livello di illuminamento è particolarmente vantaggioso per le persone anziane, poiché la necessità di luce aumenta con l’età.
La luce artificiale, oltre a comportare una spesa energetica, non ha i benefici effetti della luce naturale. L’immagine a fianco mostra la differenza in colore tra i due tipi di luce.
Per ottenere una buona illuminazione è necessario considerare le seguenti grandezze:
Oggi è possibile valutare le condizioni di illuminazione degli ambienti, sia rispetto alla luce diurna che alla luce artificiale.
Particolare importanza ha la valutazione del Fattore Medio di Luce Diurna, che permette di stabilire la corretta quantità di luce da convogliare di giorno verso l’interno degli edifici. Oltre a comportare il miglioramento del benessere e delle prestazioni degli occupanti, è possibile valutare gli apporti gratuiti dovuti all’irraggiamento solare e risparmiare anche sulla climatizzazione ambientale e sull’illuminazione artificiale.
Vi sono peraltro dei valori minimi prescritti per legge che spesso non vengono nemmeno valutati né richiesti dalle amministrazioni competenti, il cui rispetto porterebbe senz’altro a progettare edifici migliori. Esistono inoltre delle norme UNI di riferimento per la prestazioni illuminotecniche degli edifici, le quali permettono di determinare in modo certo le prestazioni illuminotecniche ed il conseguente livello di comfort per gli occupanti.
Esistono appositi software per la valutazione delle corrette condizioni di illuminazione e P-TEC SRL è in grado di supportare i propri clienti nella simulazione delle condizioni di illuminamento degli ambienti mediante la valutazione del Fattore Medio di Luce Diurna e delle grandezze necessarie ad ottimizzare l’uso della luce naturale negli ambienti, oltre alla verifica delle condizioni di comfort negli edifici esistenti.
Credits: OZOTO snc